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martedì 26 novembre 2013

Non siamo "choosy", ma meritiamo di più

</ a>http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/non-siamo-choosy-ma-meritiamo-di-piu-246353.html Lettera al Direttore Non siamo "choosy", ma meritiamo di più Lettera di una giovane ventiseienne che, dopo aver provato diversi lavori sempre percari, se n'è andata dall'Italia e ha trovato un lavoro stabile Cara Ministra Fornero, rieccoci, dopo due,tre giorni di calma esce un'altra perla di voi politici che fa accapponare la pelle a noi, giovani-schizzinosi-nullafacenti-mammadipendenti-disoccupati. Da dove iniziare? Mi chiedo cosa la spinga a dire una cosa del genere e soprattutto mi chiedo dove viva.Qua non si tratta di difendere a spada tratta tutti i giovani perché voi politici non ci capite niente. Si tratta di vivere in Italia e rendersi conto di quello che vi succede. Com'é possibile che io, che abito in Belgio da due anni, lo veda e lei no? Quale parte del disastro che sta accadendo da noi le sfugge? Non vorrei parlare sempre della crisi, la CRISI che ci lascerà tutti sul lastrico, è colpa dei politici. Partiamo da una cosa semplice, drammaticamente basilare che sembra sfuggire a tutti voi ogni volta che aprite la bocca per sputare la vostra frase fatta: ci state togliendo la speranza e ci avete rubato la fiducia. Questo per gente giovane come me, e gente meno giovane, è il furto più grave. Ci togliete la voglia di sognare e di credere che possiamo farcela con le nostre gambe, che possiamo fare quello che vogliamo della nostra vita. Mi permetto di farle un breve riassunto dei miei ultimi 12 anni di lavoro, ne ho 26. Ho iniziato a fare il primo caffé a 14 anni, mi son fatta assumere l'estate da un bar quando ne avevo 16. Sono stata promoter di tamponi vaginali, di lampade dotate di miracolosi raggi per curare i reumatismi, ho fatto la dog sitter, la traduttrice, l'hostess a malpensa (e indicavo tutti i giorni solo dov'erano i bagni),sono stata promoter di finanziamenti, ho fatto inventari di supermercati stesa per terra al 1 gennaio di non so neanche più quale anno. Ho dato lezioni private, ho fatto la barman per anni nelle discoteche tornando a casa alle 5 e riiniziando al ristorante alle 11. Ho deciso di fare il possibile per essere una persona indipendente, per pagarmi viaggi, corsi, piaceri che non volevo chiedere in famiglia. Ed ora me ne sono andata, ho un contratto a tempo indeterminato e possibilità di crescita. Rimpiango casa un giorno su due, ma non rimpiango persone come lei. Voi, seduti li, sulle vostre poltroncine decidete che NOI, il vostro futuro, siamo schizzinosi. Decidete di tagliarci le ali, di convincerci che bisogna prendere la prima cosa che passa, che tutto va bene. Sa che prima di andarmene di qua credevo che in fondo i contratti di 3 mesi in 3 mesi fossero la norma? Che sognare casa e macchina, diavolo, non era semplice, ma forse era normale che fosse cosi? E questo grazie a voi, che ci gettate briciole e ce le vendete come pane. Perché ha detto che siamo schizzinosi? Ha amici, figli, nipoti che vivono la vera vita italiana? (non siamo tutte Ruby, non siamo tutti Lapo, drogarsi e prostituirsi non è l'obiettivo di molti di noi). Poi andando via ho scoperto che esistono tante cose che ci togliete, come ai bambini cattivi: contratti di assunzione per studenti che già dai 16 anni possono lavorare un massimo di 24 giorni all'anno, ben retribuiti e tassati. Il contratto a tempo indeterminato ha smesso di essere un optional. Avere la macchina aziendale a 27 anni, si, puo' succedere. Viaggiare per lavoro a 24, si, è plausibile. E voi li cosa fate? Continuate a prenderci in giro. Non siamo piccioni, non potete farci mangiare tutto quello che volete. Lei si rende conto del peso delle sue parole? In quale punto della sua giornata pensa di stare lavorando per noi? Dove sono i contratti per gli studenti per aiutare a integrarsi nel mondo del lavoro? Dove sono le scuole di formazione con stage pagati per chi vuole onestamente lavorare? Dove sono le formazioni pagate dalle aziende per farci crescere professionalmente? Questo accade a 850 km da lei signora Ministra Fornero. E lei cosa sta facendo perché succeda anche a casa nostra? Non siamo tutti contenti di essercene andati, ho radici ben piantate nel mio paese, e guai a chi me lo tocca. Ma voi ci state distruggendo. Non siamo bamboccioni, non siamo schizzinosi, siamo tristi. Ci togliete la voglia di credere che il domani sarà migliore. Ci rendete cinici e disillusi. è questo che lei vuole dal suo lavoro? è cosi che dorme tranquilla la notte?Io al posto suo non avrei pace. A chi lascerete in mano il governo? Tanto..A lei cosa interessa,vero? L'importante è fare vedere alla Gente che noi chiediamo loro sacrifici, che stiamo lavorando per loro. Certo, chiedeteceli, spremeteci come limoni, fateci fare tutti i lavori del mondo, pagati come neanche nel 3 mondo. Poi stupitevi, c'é gente che si dà fuoco in strada, gente come me che se ne va, gente che fa le vacanze via, che-in-italia-è-proibitivo e ti fregano, e poi ci sono quei "4 cretini" che di fronte al lavoro malpagato dicono NO. Gli schizzinosi, gli stolti. Io li difendo, perché è gente che ha messo il naso fuori dalla porta e ha capito che MERITIAMO meglio, perché il lavoro (ergo qualcosa di pagato non lo sfruttamento), è un diritto, non un optional. Li lasci stare gli schizzinosi che dicono no alla promozione di fronte alla stazione per 70€ al giorno. Pensi a chi invece accetta tutto. Si dia da fare per costruirci qualcosa, ci offra delle speranze. Ci faccia capire che l'Italia è ancora un paese che merita di essere vissuto. Io, dal canto mio, lo voglio credere nel fondo del cuore, anche se tutto mi sta facendo pensare al contrario. 24/10/2012 Silvia Marchettiredazione@varesenews.it http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/non-siamo-choosy-ma-meritiamo-di-piu-246353.html <b>

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