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venerdì 24 aprile 2015

Ti scrivo una lettera

per dirti quello che nella mia lingua non capisci ancora.

Ti scrivo per dirti che incontri come I nostri a volte cambiano delle vite intere.

Vorrei raccontarti, nella nostra lingua cosi musicale e cosi amata da voi stranieri, quanto è bello passare il tempo con te.

Ti descriverei tutte le mille espressioni che fai, quegli occhi che non stanno mai fermi, quelle mani nervose che non smettono mai di lavorare, quella camminata elastica che mi fa sorridere quando ti vedo da lontano.
Le tue rughe, perché si vede che sei uno che pensa tanto,troppo, che vuole tanto dalla vita, che va lontano.

Mi siederei con te e ti parlerei della mia terra, raccontandoti quanto è bello il tramonto sul lago Maggiore, come sia rilassante bersi un caffé sul lungo lago di Laveno, e fare il giro delle isole quando fa caldo d'estate.

Ti descriverei l'odore dei platani, e dei gelsomini in aprile, gli alberi che fanno ombra sulla salita del sacromonte, la foschia del caldo estivo, ti porterei in cima, a mangiare una piadina al ceppo, poi più lontano, fino al campo dei fiori, per raccontarti di laghi e paesi, indicarti dove vivo, farti vedere che, quando il cielo è limpido, in fondo si vede la madonnina del Duomo.

Poi d'estate ti porterei al lago, per condividere con te il caldo del sole di luglio e l'acqua calma del mio Lago Maggiore, insieme agli amici di sempre, per poi magari finire con una pizza tutti insieme, con la pelle che ancora scotta per il sole.

Vorrei condividere con te I miei amici più cari, portarti in centro, farti bere uno spritz all'oca ubriaca, e poi un vino rosso da Ultimo, raccontarti di quante volte ci siam trovati con gli amici in questo ed in quel bar, della scorsa vigilia di natale, passata a bere e ridere con visi familiari, di quando nevica in centro e tutto sembra finto.

Camminerei con te lungo il corso di Varese per insegnarti la mia città, perché gli odori diventino familiari, perché le vie non ti siano più sconosciute.

Ti lascerei con I miei amici, per vedere cosa fai, per vedere cosa fanno, perché noi sai, siamo italiani, siamo loquaci, gesticoliamo, ci scaldiamo, ridiamo forte e ci abbracciamo quando ci vediamo, perché noi, anche quando siamo lontani abbiamo un cuore italiano che batte diviso in due paesi, che si spezza un po quando non puo essere vicino agli affetti di casa, un cuore che cerca sempre un ricordo di casa.

Condividerei con te il bello ed il brutto del mio paese, della mia splendida città, perché solo cosi potresti davvero conoscermi.

Noi expat viviamo sempre divisi, questo non te lo dimenticare: mi faccio adottare da questa città del nord a volte troppo grigia, ma piena di vita, perché mi manca un luogo da chiamare seconda casa, ma ricordati che se vuoi davvero conoscermi lo potrai fare solo scoprendo con me I luoghi d'infanzia, I cammini percorsi, le scuole fatte, gli amici che sono rimasti.

Noi emigrati siamo più fragili, non lo scordare.

 A volte la tua città la offendero e la rinneghero, ti diro che non capisci niente perché non sei nato in Italia, ti diro che da noi è diverso, che da noi è meglio, perché per sempre faro il paragone, pero poi restero con te ad apprezzare il bello di una birra sulla place du marché, con il sole che scompare in fondo alla Mosa.

A volte mi sentiro sola e persa, e vorro tornare indietro. mi vedrai indecisa, vedrai la nostalgia.
Non avere paura.
Noi che abbiamo il cuore a metà a casa abbiamo imparato a conviverci con questo sentimento triste, non andro via, perché la mia strada per ora è qua.

Parlami tanto, chiedimi, interessati, innamorati di me e del mio paese, guarda lontano, con me, per me, fai con me un pezzo di questo lungo cammino.

Non smettere di prendermi in giro per il mio accento, dimmelo "sei proprio un'italiana", ma apprezza anche quello che ancora non sai di me, perché il bello di noi nuovi emigrati sta proprio in quello che non vedete subito, nello zaino di ricordi che ci portiamo dietro e che con te vorrei condividere.

Ricordati che noi, italiani, ci mettiamo il cuore in certe cose, per noi le promesse sono importanti e le parole lo sono ancora di più.

Ti prometto di impegnarmi e di esserci, e questo, ti assicuro, te lo diro in tutte le lingue che conosco.