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martedì 4 febbraio 2014

non lasciamo che gli altri ci rubino i NOSTRI sogni.

https://www.youtube.com/watch?v=g-jwWYX7Jlo

Questo video merita di essere visto solo per la carica che dá e per come fa battere il cuore.

Dei 6.19 minuti la frase che resta è che mai, per nessuna ragione bisognerebbe permettere che ci vengano strappati e rubati i sogni.

Perché il sogno non finisce finché non siam noi a deciderlo.

E mai come ora mi sembra che sia la nostra situazione,senza fare le vittime, ma razionalizzando.

Mai come ora ci è stata tolta la voglia di "crederci", e cosa c'è peggio di questo?

Non bisognerebbe MAI smettere di credere che si puó e si deve farcela, è una catena: se ce la faccio cambio me stessa e la mia vita, divento una persona migliore, divento la persona che voglio essere, cambio chi mi sta accanto, cambio il mio essere con gli altri e con me, cambio quello che andava cambiato e cambio il mondo.

Nessun cambiamento potrá mai iniziare, secondo me, in scala mondiale, se prima non parte da noi stessi.
Non voglio pensare che ad altri, fuori dal nostro paese, venga dato il diritto e la possibilità di creare un futuro su misura, che i sogni diventino realtà e che per noi questo non ci sia.
Non è possibile, non deve esserlo.
"We didn't know it was impossible, so we did it" cita qualcuno, e dovrebbe essere uno spunto per tutti.
Qualche giorno fa un articolo sul giornale riportava il testo scritto da un italiano in canada che in fondo ammetteva che sí, noi un italiani all'estero li prendiam un pó per il culo quelli che restano.

No, mai. Essere lontani non fa di noi persone migliori, piú coraggiose, piú sveglie, i campioni della vita. La nostra scelta, buona o meno, la paghiamo spesso, a volte ha risvolti positivi, altre volte no, ma mai potremo metterci un gradino sopra a chi è rimasto a casa, ANZI!

Non voglio smettere di informarmi, fare come i cordardi che cambian nazionalià e credon che l'erba del vicino sia sempre la più verde. Ovunque andremo resteremo italiani, e questo è il primo passo per cambiare.

Lasciamo da parte il nostro piccolo giardino, occupiamoci di quello che succede intorno a noi, a casa nostra, la vicina, il vicino, la famiglia accanto. Hanno da mangiare? Hanno bisogno di qualcosa? Magari conosciamo bene le lingue e il figlio del vicino ha bisogno di un aiuto per passare un colloquio.

Non lasciamo che sian gli altri a occuparsene, tendiamo una mano, son certa che il "nostro piccolo quotidiano" puó cambiare delle vite, o magari no, magari ne cambierà solo una.

Ma CAMBIERÁ.

Siam italiani, e lo siam tutti, all'estero o a casa, è ora di stringerci e darci una mano. Alle lamentele bisogna offrire soluzioni, alle lacrime fazzoletti, alle porte chiuse, i portoni, alle domande risposte.

Se non saremo noi i primi a cambiare la nostra mentalità nessuno lo farà per noi.

2 commenti:

  1. Brava Silvia concordo con te al 100%. restiamo uniti e non lasciamoci scoraggiare. Uniti tutti quanto ovunque parte noi siamo ma sempre Italiani :*

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E tu in che parte del mondo sei?