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martedì 7 ottobre 2014

Di cosa profuma la casa?

Casa è dove il mio cuore batte più forte, questo ormai lo so.

Son a casa da sabato, mi sento mezza turista mezza varesina e non ne vengo mai fuori.

Ogni volta che torno mi sento divisa a metà, una parte di me è ormai un pò belga, diciamocelo, l'altra torna, riconosce i vecchi luoghi, cerca i vecchi amici, le vecchie abitudini, e si sente sé stessa.

Ieri ho incontrato una persona importante, una di quelle che avrebbe dovuto uscire di scena anni fa ma che invece è ancora li e che, più o meno, sa la mia storia.
Vederla mi ha ribaltato il cuore e lo stomaco, non per sentimenti contrastanti o altro, ma perché mi son aperta, dopo tanto silenzio e confusione, raccontando cosa vuol dire non essere a casa.

Fondamentalmente vuol dire che non ci sei: fare l'italiana all'estero è tutta questione di assenze, di momenti persi, affetti lontani, giornate non condivise. Il nocciolo lo si riassume facilmente.
Chi conta per te va avanti: ci son giornate belle, altre meno, problemi, novità, e tu non ci sei.
Perché? Perché hai scelto.
Le assenze non si recuperano, si subiscono e una parte di me sa che non è giusto, una parte di me vorrebbe tornare, recuperare il mio posto e andare avanti con accanto gli amici che contano, l'altra, più pragmatica, sa che non si fa, non ora.

Si vive lacerati quando si è via, e non son sicura di volerlo per il resto della mia vita.



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